Se c’è una cosa che piace a tutti e che davvero ormai è diventata la motivazione perfetta per fare una pausa di qualche minuto dal lavoro, è il caffè, la scusa buona per ogni occasione. E non è assolutamente uno slogan pubblicitario, ma la verità: a tutti piace e tutti capita che ne beviamo, forse più del dovuto. Ma attenzione!
Il caffè, il rito che non passa mai di moda
Un tempo, quando ero bambina, vedo chiacchierare spesso le persone con quella tazzina troppo calda per le mie mani e mi chiedevo cosa ci fosse di così magico in quel liquido nero, che emetteva un odore strano, a volte addirittura lontano, molto lontano dal mio modo di intendere una bevanda.
Poi, con il tempo, vuoi per lo studio vuoi per tenermi sveglia dopo qualche notte insonne, le cose sono cambiate e anche per me il caffè è diventato un mantra, ciò di cui non puoi fare assolutamente a meno e che ti cambia l’approccio con la giornata senza dubbio e in ogni caso.
E allora mi concedo quei due caffè al giorno, che ho scoperto essere la giusta combinazione per evitare di arrecare dei danni di salute al nostro organismo. Ma cosa succede se il corpo ti comincia a dare qualche segnale o qualche cedimento che potrebbero darti problemi seri a livello di salute?
Ti manda in tilt
Il caffè ha un potere straordinario, che è quello di darti una profonda e sostenuta scossa volta a svegliarti, soprattutto al mattino quando vorresti solo tornare a dormire sotto le calde coperte. Invece azioni la moka o la macchinetta, e in breve tempo sei già bella pimpante. Ma devi fare attenzione, perché le cose non sono sempre così semplici
Il fatto che tu possa bere due tazzine di caffè al giorno non vuol dire nulla sull’incidenza negativa sull’organismo, ma esageri continuamente, donandoti il piacere del caffè, ad esempio, di sera rischi di passare la notte con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto, con il cuore che scalpita.
Questo è causato dall’effetto della caffeina, che non è vero che ti svegli, semplicemente ti ricarica con una scossa potentissima che investe tutto il tuo corpo e ti porta ad avere una maggiore concentrazione che tuttavia, se sei terribilmente stanco, dura veramente per poco tempo. E’ indispensabile riposarsi e non continuare a prendere caffè.
Attenzione allo stomaco
Un altro fattore che spesso teniamo di poco conto è il fatto che non siamo assolutamente in grado di capire che il caffè è nocivo alla nostra salute, se ne abusiamo ovviamente. E siccome si presenta come una sostanza tendenzialmente acida, la cosa potrebbe peggiorare ulteriormente se non ce ne ricordiamo a dovere.
Quindi, spesso è meglio non bere il caffè a stomaco vuoto, perché sollecita tutti i succhi gastrici costringendoci poi a riparare con farmaci e andando alla ricerca dopo qualche minuto di tutto ciò che di solito e asciutto possiamo mangiare pur di far passare quella terribile sensazione allo stomaco che ci colpisce.
E bada bene: se aumenta l’acidità di stomaco, aumenta la tachicardia e con lei poi subentra l’ansia e praticamente un’altra serie di cose che tra loro formano una catena indistruttibile e che alla lunga ti porta a creare una forte reazione, dalla quale devi liberarti se vuoi vivere serenamente.
La dipendenza da caffè: non ti fare trascinare
C’è poi un problema con cui convivono davvero parecchie persone ed è la dipendenza da caffè, che è diventata davvero un grande trip con cui si confrontano sempre più specialisti. Quello di cui ti accorgi è che ne vuoi sempre di più e non riesci a darti un limite, mai, in nessuna circostanza.
Succede allora che provi a liberartene per qualche giorno e all’inizio soprattutto avverti quel profondo senso di abbattimento, come se ti mancasse qualche cosa. E’ una sorta di crisi di astinenza, che ti colpisce e che ti fa muovere a rallentatore. Ma va così per i primi giorni, poi capisci che anche solo che ce la fai.
Ecco, il caffè non deve mai portarti a questo. E’ solo un energizzante che ti apre la mattina e ti spezza la giornata nel primo pomeriggio, mentre stai ancora lavorando e hai comunque bisogno di darti una certa aria da persona concentrata. Ma non renderlo mai un elemento da cui dipendere.
